Esperienza di riabilitazione estensiva in ambiente montano (2004)
Questo progetto proposto dai dottori Francesca Lumia, medico cardiologo dell’ U.O.C. di Cardiologia dell’ Osp.S.Spirito, e Giulio Scoppola, psicologo psicoterapeuta dell’U.O.di Psicosomatica, entrambi Istruttori del Club Alpino Italiano (Sez. di Roma), nasce da una collaborazione tra il Gruppo di Lavoro per la Montagnaterapia del Lazio (DD.SS.MM. e Club Alpino Italiano), il Centro di Riabilitazione Cardiologica della ASL RM E e l’Associazione Cuore Sano
L’individuo affetto da una patologia cardiaca, dopo la fase della riabilitazione in struttura sanitaria ospedaliera o extra-ospedaliera, sente il bisogno di estendere il processo di recupero della salute psicofisica ai luoghi di vita abituali ma desidera anche provarsi nuovamente nei luoghi di vacanza e di socializzazione extra muraria (luoghi naturali con valenze ristorative e con particolari stimoli sensoriali ed emozionali), già frequentati prima della malattia o ancora sconosciuti. La malattia cardiologica produce infatti un “danno” anche per l’instaurarsi di una sofferenza psicologica e psicosomatica depressiva, per una caduta della stima di sé (in senso psico-fisico), per un distacco dal gruppo sociale e per un aumento delle paure ed insicurezze connesse al funzionamento del corpo. Inoltre la ridotta tolleranza all’esercizio fisico, la presenza o anche solo la paura di sintomi quali l’affanno o l’angina, costituiscono spesso motivo per ridurre la propria attività fisica e limitare le proprie esperienze anche ricreative. La richiesta è spesso quella di sentirsi accompagnati e controllati, in questa delicata fase di autonomizzazione, sia da un punto di vista cardiologico che psicologico, dall’ospedale.
L’ambiente montano ed il soggiorno in montagna, con i suoi stimoli e le occasioni di contatto con gli altri (proverbiale è la solidarietà in montagna!), con i limiti oggettivi imposti ma anche con le potenzialità delle mete da raggiungere, con l’allenamento fisico necessario e la valutazione delle risorse energetiche, ben si presta per un percorso terapeutico-riabilitativo (cardiologico e psicosociale) che, nel campo della Salute Mentale, è già stato chiamato: “Montagnaterapia” (c.f.r. Gr.di Lavoro per la Montagnaterapia del Lazio-AA.SS.LL.-C.A.I.,2001-2003).